giovedì 24 settembre 2009

Marea

Come una marea.

Arriva e sale di colpo, un'onda dietro l'altra. Senti il respiro che diventa affannoso e diventi cosciente che hai un cuore che batte nel petto.
Senti l'ansia che come ondate successive sempre più alte ti prendono prima al petto poi al collo.
Il respiro che tiri non ti basta più, ti viene fame d'aria.
Respiri più velocemente, più rapidamente ma l'onda questa volta ti sommerge e ti senti soffocare.

E come l'onda che quando arriva sconvolge tutto, sul tuo stato arriva lo sporco, la sabbia e i pensieri si intorbidano. Ti ricordi che sai nuotare e cerchi di stare a galla, ma ogni movimento che fai ti porta più giù sempre più in basso.
Allora ti chiedi “… e se aprissi la bocca e annegassi una volta per tutte e per bene?”
Ti senti carico di una energia statica immensa, una nuvola temporalesca in cerca di un polo negativo o positivo qualsiasi su cui scaricare l’eccesso.

Risplendere della violenta e vivida luce di un fulmine. Brillare e poi sparire ...

Ti chiedi se concederti una bella crisi di panico non sarebbe il tuo fulmine. Brillare e poi sparire ...

Il tuo è uno stato di perenne disconnessione dalla realtà. La notte si popola di innumerevoli sogni e incubi.
E di giorno quei sogni e quegli incubi sembrano solo ricordi.
Ti sembrano ricordi,  ma senti la marea che ricomincia a salire.

Il problema è che non sai più distinguere la realtà dalla fantasia.
Sogni che stai dormendo abbracciato a lei e con le mani le stringi il seno. Ed è fantastico mio dio, perché sotto le mani hai la cosa più bella che la tua mano abbia mai toccato. (la fantasia)
Ti svegli con l'acqua alla gola e il cuore che batte così violentemente che ad ogni battito scrosta i muri e ti lascia un’erezione tremenda e dolorosa. Ti ripeti quanto ti manca, quanto ti mancano quelle cose.

La luce del sole ti dice che ti manca ciò che non esiste, perché lei in quattro anni di convivenza ti avrà concesso di dormire stringendole il seno si e no 10 volte. (la realtà)

Ed è già passato un mese e ogni giorno che torna quella maledetta marea è un giorno in più che dimentichi di come si fa a vivere.


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